Press

Il Corriere della Sera 21/09/2000

Non solo libri, la Rizzoli in Galleria diventa "luogo d'incontro"

Il libro in mezzo. Gli oratori in poltrona. La gente seduta dappertutto: anche per terra, pure sui volumi. Non il dibattito classico: quasi un salotto, al di là degli schemi. L'inizio? Ieri sera, con Sartori e il suo libro sull'immigrazione. Le novità? L'incontro viaggia su Internet, il saggio viene "presentato "pure in Rete.

Galleria, libreria Rizzoli. Dalle 21 alle 23 un volume omaggio per tutti: anche stasera e nei prossimi giorni. Il direttore Saverio Ranfagni parla di "svolta": "Non solo il posto dove compri un libro, ma un luogo d'incontro". Insomma: "Musica classica, corsi d'inglese, scrittura creativa. Ma anche dibattiti multimediali: dall'11 ottobre, il mercoledì alle 21 e la domenica alle 11 si parla di un libro in chiave dialettica. Con un personaggio che lo elogia e un altro che lo critica. E l'incontro viaggerà, in diretta, sul sito www.4cast.it". Ecco: ieri l'assaggio. Giovanni Sartori presenta "Pluralismo, multiculturalismo e estranei. Saggio sulla società multietnica" (Rizzoli). Ma gli invitati, Indro Montanelli, Cesare Romiti e Francesco Alberoni, non sono teneri, quasi bacchettano l'autore, inventano un dibattito serio. Cioè vero.

Sala strapiena, in prima fila anche GaetanoAfeltra e Enzo Bettiza.E Romiti, presidente della rcs, dice subito che "il libro è bello, intelligente, provocatorio, però è difficile". Montanelli, forse, non aspettava altro: "Amo il Sartori editorialista, non il sartori professore. La stessa mamma, quando lo ascoltava nella seconda veste, mi sussurrava all'orecchio: "Non è mio figlio, l'avranno sostituito". Ma i contenuti? Sulle tesi di fondo ("l'immigrazione da frenare e non da subire", "la difficoltà di integrare gli islamici"), tutti d'accordo. Romiti: "Società aperta sì, però regolata. Il paragone con gliUsa non regge: lì c'è l'orgoglio di bandiera, il senso nazionale". Montanelli: "In America le etnie convivono: ma non si amano. Io non credo nell'integrazione: già gli italiani sono stranieri l'uno per l'altro". Alberoni: "Chi riceve gli immigrati deve saper affermare le sue idee, la sua cultura. Se no la società si sbriciola, diventa balcanica". E lui, Sartori: "Libro difficile? Non ha frasi fatte e banalità. Gli islamici? Insisto: non vogliono integrarsi". Ma qui il pubblico si divide, si accalora, qualcuno dissente. In un dibattito che va in Rete però non è virtuale.

V.Pos.